Le potenzialità dell’IoT per efficientare e rendere sostenibile il settore vitivinicolo

Il settore vitivinicolo è una delle più rilevanti industrie agroalimentari a livello mondiale.

Secondo i dati rilevati nel 2020 da OIV (Organizzazione internazionale della vigna e del vino) tra i principali stati produttori di vino troviamo l’Italia, seguita da Francia e Spagna.

Negli ultimi 20 anni si è rilevata una sempre maggiore contrazione della superficie coltivabile, dovuta soprattutto ai cambiamenti climatici. Nonostante questa criticità l’analisi tecnico-economica della filiera vitivinicola mondiale dimostra che il mercato del vino è rimasto comunque attivo e sempre in costante crescita.

I viticoltori devono affrontare una serie di problematiche e difficoltà e per far fronte a questa situazione, l’IoT si presenta come una soluzione capace di migliorare le potenzialità di business raggiungendo concreti obiettivi sostenibili.

Le avversità nel settore vitivinicolo

La crescente domanda di vino necessita di una produzione di uva costante e di qualità. Per proteggere i grappoli dall’aggressione di malattie e insetti è cresciuto l’uso di prodotti come i fitofarmaci. Questi sono utili per la protezione delle piante ma presentano conseguenze di inquinamento ambientale e di uso improprio delle risorse naturali.

Tra i diversi fattori inquinanti, i trattamenti a base di fitofarmaci sono responsabili della contaminazione delle acque superficiali e profonde. Inoltre, i prodotti chimici spruzzati per proteggere le piante dai parassiti, aumentano la diffusione dei gas serra danneggiando la conservazione della biodiversità. Le lavorazioni intensive, d’altro canto, causano una forte erosione e instabilità del suolo.

Oltre ai pesticidi il cambiamento climatico è la causa dei sempre più frequenti fenomeni estremi che recano danni, talvolta irreversibili, alle coltivazioni. Primo tra tutti è sicuramente la mancanza d’acqua per l’irrigazione, un problema causato dalla scarsa frequenza di piogge. Questo mette in sofferenza gran parte dei vigneti determinando un accorciamento della fase di maturazione delle uve. I grappoli, di conseguenza, perdono progressivamente volume e se non dovessero arrivare sufficienti precipitazioni gli acini avranno anche pochi zuccheri.

La siccità non è l’unica difficoltà, anche la frequenza e la portata di acqua sono fondamentali per le coltivazioni. Le piogge degli ultimi anni sono più abbondanti e concentrate in determinati periodi, un fenomeno avverso che oltre a provocare danni alla vite è la causa dello sviluppo di malattie fungine.

Un altro fattore meteorologico avverso, che rischia di compromettere l’intero vigneto, sono le gelate. Le temperature giornaliere permettono alla pianta di germogliare, ma durante la notte le minime termiche possono compromettere la fase di sviluppo, distruggendo l’intero raccolto.

In che modo può essere introdotto l’IoT?

A fronte delle problematiche esposte, l’IoT, grazie ad un monitoraggio costante del vigneto e del contesto ambientale, è in grado di fornire dati e informazioni puntuali supportando i viticoltori nella gestione delle operazioni.

MONITORAGGIO VIGNETO

Il processo di maturazione dell’uva, la salute del vigneto e le attività che vengono svolte sono passaggi che possono essere controllati e gestiti attraverso le soluzioni IoT.

Sensori specifici sono utilizzati per la raccolta di parametri come l’accrescimento della vegetazione, l’accumulo di rugiada e per monitorare i tassi di umidità in campo. La raccolta in tempo reale di informazioni è sicuramente un contributo importante che le tecnologie IoT possono dare al settore vitivinicolo.

Oltre ai dispositivi installati sul campo sono presenti altri strumenti come droni e satelliti. I droni volano ad altezze di decine di metri e le immagini che si ottengono sono ad alta risoluzione. Il loro uso consente di fornire trattamenti mirati nei vigneti, grazie all’applicazione di appositi sensori montati a bordo dei droni. Attraverso questo sistema è possibile fare una vera e propria radiografia alle colture per capirne lo stato di salute e pianificare gli interventi.

I satelliti, invece, possono essere introdotti per altri utilizzi. Questi possono pianificare le strategie di  vendemmia e ottimsettore vitivinicoloizzare le pratiche colturali nelle singole porzioni di vigneto, modulando gli interventi a seconda delle effettive esigenze.

La viticoltura di precisione può essere considerata una forma di viticoltura evoluta che contribuisce a creare valore e a rinnovare il ruolo dell’agricoltore stesso. L’implementazione tecnologica della produzione vitivinicola, affinché sia sostenibile, deve tener conto di tutte le fasi della catena produttiva: dalla produzione primaria alla trasformazione vitivinicola.

Le tecnologie innovative oggi presenti nel settore vitivinicolo raggiungono obiettivi sostenibili, migliorando il metodo. Ad esempio nei processi relativi alla trasformazione dell’uva in vino, le soluzioni IoT puntano a velocizzare il processo di produzione garantendo la qualità del prodotto finito. L’IoT ha quindi il potere di fornire dati in modo semplice e rapido per migliorare la pianificazione e la sostenibilità dei vigneti.

SISTEMI DI IRRIGAZIONE SMART

L’acqua è fondamentale per l’attività fisiologica e biochimica della vite. Lo stato idrico della pianta nel corso della stagione è importante per l’attività vegetativa, produttiva e per il conseguimento e la gestione del prorprio equilibrio.
I sistemi smart consentono la programmazione dei turni di irrigazione in base alle esigenze e alle necessità del vigneto. Grazie a questo si ha una significativa riduzione dei volumi irrigui e un dispendio minore di acqua.

La definizione dei parametri di irrigazione può essere effettuata a partire da dati ricevuti da una rete di sensori di umidità del terreno posti a diverse profondità, così da fornire informazioni sul reale quantitativo d’acqua presente nel suolo.
Spesso i dispositivi di campo possono lavorare insieme a una centrale meteo, grazie alla quale è possibile avere informazioni dettagliate sull’area di lavoro. In questo modo è possibile analizzare e valutare nel dettaglio il fabbisogno idrico della vigna.

DIFESA DA AGENTI INFESTANTI

In modo analogo anche la difesa fitosanitaria può trarre vantaggio da reti di sensori IoT distribuiti capillarmente all’interno dell’appezzamento. Una stazione meteo installata nel vigneto funge da snodo centrale e aggrega i dati climatici misurati ai dati rilevati dalla rete di sensori e li invia a un server.

Tramite un apposito portale web l’agronomo aziendale e gli operatori possono accedere ai dati e decidere se, quando e come intervenire. Un’apparecchiatura di questo tipo permette di intervenire qualora si verifichino infezioni ai vigneti come ad esempio le malattie fungine.

L’introduzione delle innovazioni tecnologiche per le applicazioni sito-specifiche di antiparassitari può ridurre alcuni onerosi costi di trattamento fitosanitari, migliorando le condizioni di lavoro e gli impatti ambientali, rendendo le operazioni sostenibili e meno inquinanti.

Sara O.

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